martedì, Ottobre 3, 2023
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Sarah Burton lascia Alexander McQueen: l’ultimo indizio di una rivoluzione nel gruppo Kering

Dopo ventisei anni di collaborazione la stilista non sarà più direttrice creativa della maison. Dopo l’emissione del super bond da 3,8 miliardi e l’acquisizione di Valentino, qualcosa ci dice che arriveranno novità anche in altri brand del gruppo

La notizia del giorno è la prossima uscita di Sarah Burton dalla guida creativa di Alexander McQueen dopo ventisei anni di collaborazione (era il braccio destro di Lee Alexander, morto suicida nel 2010, poi si era forgiata una strada nel solco dell’eredità del fondatore, ultimamente con scarsi risultati), annunciata con molta partecipazione e un surplus di ringraziamenti rispetto ai soliti di rito da parte vertici del gruppo Kering, che controlla la maison. Ma per iniziare a farsi un quadro della situazione bisogna tenere presente che dodici giorni  fa Kering ha annunciato l’emissione di un bond da 3,8 miliardi di euro in quattro tranche con scadenze a due, quattro, otto e dodici anni e interessanti cedole tra il 3,625 e il 3,87 per cento, dichiaratamente per aumentare la propria flessibilità finanziaria in relazione all’acquisizione dello storico brand inglese di fragranze Creed (si dice pagato 3,5 miliardi), e che a fine luglio aveva comunicato la progressiva acquisizione di Valentino: il 30 per cento per 1,7 miliardi  (un multiplo di 16 volte il mol, non eccessivo, ma comunque oltre il doppio di quanto pagato da Mayhoola per la totalità della maison nel 2012), con l’opzione di salire alla totalità delle quote…


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