“Me l’ha ordinato Jahvè”.
Così ha risposto al gip il giovane arrestato per l’omicidio di Pierpaolo Panzieri, 27 anni, ucciso a coltellate a Pesaro il 20 febbraio. L’amico accusato dell’assassinio, Michael Alessandrini, 30 anni, davanti ai giudici ha rivendicato il gesto spiegando di aver agito per “obbedire alla voce di Jahvè che colpisce implacabilmente chi ha peccato”. Quell’uomo, ha detto, “era moralmente colpevole”. Ma non ha spiegato di cosa, se non riaffermando che conosceva la sua “fidanzata”, una ragazza che ha sempre negato di essere legata al 30enne.