Il commento di Luigi Manconi “Nessuna dinamica precedente, – spiega Manconi a Tgcom24, – nessun comportamento della trans può legittimare l’atteggiamento, il trattamento che poi gli agenti della polizia municipale hanno esercitato nei suo confronti”.
“Il diritto, la giustizia, la legge si basano su un criterio di proporzione. Nessun atto di repressione può essere eccessivo rispetto alla consistenza del reato che si vuole reprimere, nessun atteggiamento di contenimento può risultare eccedente la pericolosità reale del soggetto che deve essere contenuto. Qui mi sembra che sia inequivocabile che l’atteggiamento dei vigili sia stato perlomeno eccessivo, sproporzionato”, sottolinea il sociologo a Tgcom24.
“Si tratta di una questione delicatissima: stiamo parlando di una persona che appartiene a un mondo fragile, a una condizione di marginalità, di esclusione dalla cittadinanza, come accade a molte persone trans. Nei loro confronti va applicata maggiore delicatezza, attenzione, rispetto per i diritti fondamentali della persona, che valgono per tutti, chiunque sia il soggetto che va contenuto, trattenuto, represso e qualunque sia la responsabilità di cui si è reso autore”, continua Manconi.
“Non dimentichiamo, poi, che in tutto questo manca la testimonianza della vittima, l’unica che non ha avuto finora possibilità di parlare. Così non riusciamo ad avere un quadro complessivo. Che poi la parte lesa possa avere avuto delle responsabilità, lo…