“L’incrocio tra domanda e offerta andrebbe maggiormente regolato attraverso una gestione dei flussi più importante, una formazione fatta all’estero, attraverso la creazione di bacini di lavoratori disponibili a venire in Italia”, secondo Magrini queste potrebbero essere delle risposte alla carenza manodopera straniera nel nostro Paese. Solo in agricoltura il sindacato dichiara la necessità di circa 100mila lavoratori extracomunitari.