“Con il nuovo decreto flussi triennale e la possibilità di sconfiggere il caporalato, il governo sta facendo tutto il possibile per affrontare una situazione che non si è mai verificata, ma l’Europa non può far finta di non vedere” ha aggiunto Foti.
“L’Ue deve avviare cooperazioni con i Paesi da cui partono. Servono azioni precise: corridoi umanitari, accordi bilaterali per evitare assalti pericolosi, possibilità di comprendere che se un Paese (l’Italia) viene scelto come destinatario, non si può lasciare solo. Serve un numero di persone idoneo per affrontare l’esodo in mare. I ricollocamenti finora non hanno funzionato. E purtroppo il terribile terremoto in Turchia ha peggiorato la situazione nonostante Ankara abbia ricevuto molti soldi nel recente passato”.