“Le nozioni di corporeità, temporalità e alterità costituiscono il circolo virtuoso da cui rischiamo di deviare, oggi si respira più solitudine di prima, gli avatar rubano spazio alla vita. L’Intelligenza artificiale? Non bisogna demonizzare la tecnica ma neppure cederle il passo”, dice la fondatrice del festival ‘Filosofi lungo l’Oglio’
Udite, udite l’Up Patriots to Arms della filosofia occidentale: il Pensiero ha bisogno di Corpi. Tra res cogitans e res extensa non più contrapposizione, ma un salvifico connubio per affrontare la fragilità della condizione umana nella fugacità del Tempo e per affermarsi come presenza adulta nell’èra che il pensatore Byung-Chul Han definisce delle “non cose”. Prima che si faccia troppo tardi, bisogna “osare” rompere le righe tra i rifugiati dello smart working e gli addicted di serie tv, tra i meteci del Glovo e gli hipster monopattinisti.