sabato, Maggio 27, 2023
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Edizione delle ore 20.00 del 01/04/2021

L’informazione della testata giornalistica di LA7 diretta da Enrico Mentana

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27 Commenti

  1. Bisogna dire che le truppe Ukraine sono già state posizionate sul confine, con piattaforme missilistiche proprio sul confine con la Russia, prima che lo facessero i russi, in questa zuffa "nucleare" noi non c entriamo proprio.

  2. Abbiamo un parlamento che ad ogni legislatura produce centinaia di schifosi, opportunistici e palesi tradimenti, cosa facciamo, i perbenisti perché un militare si è venduto? Certo, è un atto miserabile, ma non sottovalutiamo i pessimi esempi che vengono dati va'..
    Per non parlare poi degli "statisti" che, conclusa l'esperienza di governo, vanno a lavorare per banche d'affari pur essendo a conoscenza di dati molto sensibili. Siamo un paese fallito. Stiamo in piedi solo perché la spina dorsale (PMI soprattutto) ha un forte radicamento e una vocazione al sacrificio che rasenta lo stoicismo. l'Italia è corrosa alle fondamenta.

  3. Ma che cazzo vuole dire che era in difficoltà con la famiglia? Mi pare che in questi momento siamo tutti in difficoltà ma mai mi verrebbe in mente di vendere il mio paese per quattro soldi! Ora invece dovrebbero verificare quante volte si sono incontrati anzitempo! RIDICOLI

  4. Riassumo il commento di eleg che mentre gira il sugo con la cucchiara sgama i complotti che i poteri forti riescono a nascondere a tutti tranne all’ultima delle mentecatte: “Complotto!”

  5. Chiusura scuole, Draghi riveda il DPCM: dubbi sui presupposti dal Tar del Lazio

    Data:27 Marzo 2021 – 07:39 / Categoria: Politica

    Autore: Redazione La Pressa

    I giudici hanno accolto la domanda cautelare di studenti e genitori. In discussione le motivazioni alla base della chiusura portate anche in piazza a Modena

  6. Dati ISTAT diffusi da “Il Paragone”
    Ogni giorno, da un anno a questa parte, ci troviamo a fare con bollettini di guerra quotidiani, annunci drammatici del governo, titoli apocalittici sui giornali. Eppure, stando ai dati riportati dall’Istat sui decessi avvenuti in Italia nel gennaio 2021 e sulle stime di quelli di febbraio, la situazione non sembra così tragica. Stanto alle cifre dell’istituto, nel nostro Paese non si evidenzia un significativo eccesso di mortalità rispetto al valore riscontrato negli anni precedenti, quando il Covid-19 non tormentava ancora le nostre giornate. A gennaio 2021 in Italia i decessi sono stati 69.784, il 2,14% in più rispetto alla media degli anni 2015-2019 (68.324). Un incremento significativo si è registrato in cinque Regioni (Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche), con una crescita del 5% in Puglia. In tre aree, i dati ricalcano la media dei decessi degli anni precedenti (Liguria, Umbria, Sicilia), nelle rimanenti undici sono addirittura inferiori. In sostanza, ci sono stati meno morti. Paolo Becchi e Giovanni Maria Leotta, attraverso le pagine di Libero, hanno incrociato i dati diffusi dall’Istat con quelli del passato, arrivando alla conclusione che “nel gennaio 2021 i dati osservati sui decessi sono in linea con quelli di un ‘gennaio qualsiasi’, il mese quasi sempre con il maggior numero di morti durante l’anno. A febbraio 2021, invece, nei decessi stimati dall’Istat (57.082) si riscontra a livello nazionale una variazione negativa di mortalità del -0,58% rispetto ai valori medi degli anni 2015-2019 (57.416): due Regioni (Trentino Alto-Adige e Umbria) hanno un eccesso intorno al 20%, sei Regioni presentano un incremento della mortalità inferiore al 10% e le altre dodici hanno un decremento, fino al -18% della Sardegna”.Quello che l’Istat ci dice, tirando le somme, è in linea con quanto già sottolineato dal Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera curato dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio. Libero, con riferimento ai bollettini del ministero della Salute e della Protezione civile, arriva alla conclusione che “una mera analisi comparata degli ultimi anni evidenzia come i dati dei morti attribuiti al Covid-19 diffusi giornalmente in Italia sono inaffidabili perché pesantemente sovrastimati. La decisione di tenere ‘tutto chiuso’ non ha quindi a che fare con la scienza, ma è una decisione politica”.

    Se questo è vero, tutti i governi all’epoca del Covid andrebbero bollati con il marchio dell’infamia.

  7. Forse chi se ne andato, sarà ben contento che la situazione stia migliorando, ma ovviamente dirlo in un TG sarebbe fare del giornalismo indipendente… Menty Menty dimostri che si può sempre fare di peggio!

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