Una ferita sociale lacerante. Lo stato tuteli chi lavora, le leggi ci sono. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, descrive i tanti incidenti sul lavoro nel messaggio inviato per la settantunesima giornata nazionale di ANMIL che quest’anno si è svolta in Liguria a La Spezia dove è arrivato anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Le prime parole sono state di dura condanna ai fatti avvenuti a Roma: chi attacca il sindacato mette in discussione le libertà fondamentali. Poi le tematiche legate agli incidenti sul lavoro, rafforzare la cultura della legalità e della prevenzione, spiega il Ministro, annunciando a giorni un provvedimento ad hoc. “Sarà basato sulla maggiore efficacia delle sanzioni. Un potenziamento delle strutture di controllo sia a livello centrale, con l’ispettorato nazionale che con le ASL, e poi finalmente la costituzione di una banca dati che consenta di raccogliere l’insieme di sanzioni e di valutazioni che vengono fatte con i controlli per iniziare un percorso di qualificazione delle imprese”. 722 morti sul lavoro nei primi otto mesi del 2021. 3 vittime al giorno. Dati peggiori rispetto agli anni pre-pandemia e poi le storie di chi c’è ancora ma ha visto stravolta la propria vita, come quella di Andrea Lanari. “La pressa si abbassò di colpo tranciandomi entrambe le mani. Solo in seguito io ho saputo che quella pressa non era assolutamente a norma, non era stata neanche attrezzata per le direttive della “6 2 6″ e sto aspettando di iniziare dopo 9 anni la causa civile. Speriamo di riuscire ad avere un minimo di risarcimento, che sicuramente non ristorerà del danno subito ma perlomeno potrebbe aiutare a condurre una vita un po’ più dignitosa”.
Fonte: SKY TG24
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